L'ultimo rapporto sull'uso dei minerali rilasciato da Apple rivela che la società ha interrotto tutti i rapporti con cinque fonderie che non rispettavano gli standard dei diritti umani richiesti dall'azienda.
Apple informa inoltre che le restanti 253 aziende che forniscono i minerali necessari per produrre i componenti utilizzati nei suoi prodotti hanno soddisfatto i requisiti richiesti. I controlli sono stati effettuati da un audit esterno. Tra le principali richieste di Apple, ce n'è una che vieta la fornitura di minerali da parte di raffinerie gestite da persone coinvolte in conflitti armati. Molti minerali sono effettivamente estratti in paesi africani dove la situazione socio-politica non è la più semplice. Apple spiega quanto segue: "Apple è profondamente impegnata a difendere i diritti umani anche all'interno della sua rete globale di fornitori che gestiscono la produzione di dispositivi di comunicazione e multimediali, personal computer e relativi accessori. Apple si impegna a preservare il benessere di coloro che sono coinvolti nella catena di approvvigionamento e a proteggere i luoghi in cui vengono acquistati i materiali. " In pratica, Apple si impegna a sostenere non solo gli standard di base imposti dalla comunità internazionale, ma richiede anche garanzie aggiuntive dai suoi fornitori. L'azienda adotta un rigido codice di condotta dei fornitori che si applica a tutti i livelli della catena di approvvigionamento e obbliga le aziende interessate a impegnarsi a rispettare i diritti umani e l'ambiente e a non promuovere conflitti o crisi sociali. |
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Ciao sono Simone ho 23 anni e sono sempre stato attratto dal mondo degli smartphone, dall'informatica e dalla tecnologia, proprio per questo ho aperto il mio blog, per trasmettervi un po' della passione. Archivi
Agosto 2020
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