Google Chrome: "Il nostro obiettivo non è mai stato quello di interrompere il blocco dei contenuti"19/2/2019 Google è tornato al suo Manifest V3, che è stato oggetto di così tante polemiche che conferma il suo desiderio di non andare contro i blocchi pubblicitari. L'interesse è rendere il web migliore senza distruggere il lavoro di molti sviluppatori. All'inizio dell'anno, il rilascio della versione 3 di Manifest di Google Chrome aveva provocato una protesta da parte di alcuni sviluppatori di estensioni per bloccare la pubblicità durante la navigazione. In un messaggio alla sua comunità, Google ha confermato venerdì 15 febbraio che la sua intenzione non era quella di danneggiare le estensioni e che sarebbero state apportate modifiche al suo manifesto. L'impatto negativo sull'esperienza utente Nel suo V3, Google spiega che alcuni software di terze parti possono avere " un impatto negativo sull'esperienza utente " e quindi hanno proposto di correggere questa "limitazione delle capacità di blocco ". Un punto che avrebbe impedito ad alcune estensioni come uBlock Origin di funzionare correttamente. Per questo Cliqz, proprietario dell'estensione Ghostery, ha pubblicato uno studio sull'impatto del blocco della pubblicità sulle performance, basandosi sulle estensioni più popolari cioè AdBlock Plus, uBlock Origin, Brave, DuckDuckGo e Ghostery. Lo studio mostra che, a parte DuckDuckGo, il tempo medio consentito per bloccare una richiesta è inferiore a millisecondi : Questo studio mira a dimostrare che l'impatto degli adblocker, non è così negativo come quello sull'esperienza utente.
Google all'ascolto Google ha quindi ascoltato le numerose osservazioni e ha affermato che " l'obiettivo non è, e non è mai stato, prevenire o interrompere il blocco dei contenuti ", ma modernizzare la piattaforma. Inoltre, Google ricorda che l'API webRequest non verrà rimossa (anche se fortemente limitata) e che una nuova API (dichiarativeNetRequest) è stata implementata per sostituire le sue funzionalità. Nonostante sia ancora considerato insufficiente attualmente da molti sviluppatori di adblocker, Google ha affermato che questo manifest V3 non è ancora stato concluso e che questa API è ancora in fase di sviluppo, che potrebbe consentirgli perfettamente di adempiere al suo ruolo una volta ultimato. |
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Ciao sono Simone ho 23 anni e sono sempre stato attratto dal mondo degli smartphone, dall'informatica e dalla tecnologia, proprio per questo ho aperto il mio blog, per trasmettervi un po' della passione. Archivi
Agosto 2020
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